-Incubazione in generale-
Introduzione:
L'incubazione è forse uno dei passaggi che durante l'allevamento, causa più problemi, ci sono, tanti fattori da considerare (umidità, temperature, substrato) e ogni fattore porta a risultati più o meno diversi. Nel web ormai ci sono tantissime informazioni e tantissime guide che trattano questo meraviglioso argomento, alcune frutto di lunghissime esperienze e altre invece frutto di brevissimi copia e incolla.
Data la diversità dei biotopi in cui i nostri camaleonti si trovano a deporre le proprie uova, possiamo notare come a distanza di pochi chilometri i parametri di incubazione variano da specie a specie...QUI Sorge la domanda: ma per cama diversi dal tipico Pardalis o dal Calyptratus, quali parametri bisogna adottare?
Per cama del quali non si sa quasi niente, come bisogna comportarsi? Ci tengo a precisare che nessuno si è svegliato la mattina e ha deciso un metodo, ma al contrario i migliori metodi sono stati studiati sulla base delle informazioni che riguardano ogni singolo biotopo e sulla base di molti tentativi, per questo non mi sento di etichettare questo argomento con un semplice :" l'incubazione del cama xxx è questa.." Ma preferisco parlarne in maniera diciamo più didattica..
Forse è meglio cominciare dal momento in cui i vostri cama deporranno le uova...
Preparazione:
Una volta trovate le uova nel sito di deposizione ,sempre se non l'avete già fatto, dovrete preparare i contenitori che ospiteranno le uova; in genere si usano i contenitori di materiali plastici, come ad esempio le vaschette del gelato o più in generale quelle per alimenti, presi i contenitori, andranno fatti dei fori!
Per non perdere la quantità di umidità all'interno, i fori andranno chiusi con del nastro isolante poiché l’umidità va tenuta costante all’interno delle vaschette e nel caso di troppa condensa andranno aperti successivamente! I fori vanno fatti con degli spilli o aghi. Ora dovete inserire il substrato dove verranno posizionate le uova, non posso che consigliare la vermiculite data l'elevata capacità di conservare umidità e calore, la vermiculite andrà sterilizzata in microonde..
Ora prendete una determinata quantita di vermiculite (esempio 100gr) e mettete (in base alla specie) la quantità d'acqua opportuna, per i Calyptratus e per i Pardalis andrà bene un rapporto di 1:1, ovvero: se usate 100gr di vermiculite dovete inserire nella vaschetta 100gr d'acqua.
Fatto questo cercate di inserire una sonda(vedi foto in basso), per monitorare la temperatura, all'interno della vaschetta e chiudetela con il coperchio. Preparati i contenitori per le uova andate nel sito di deposizione e prendete le uova .Dovete cercare di dissotterrarle molto delicatamente data l'elevata fragilità. Prese le uova inseritele nel contenitore sopra la vermiculite ad una distanza di alcuni cm tra di loro e mettete il contenitore all'interno dell'incubatrice...
Umidità: (qui entra in gioco l'esperienza)
L'umidità è uno di quei fattori che insieme alla temperatura influenza la crescita delle uova... Tralasciando tante cose che potrete chiedere sul nostro gruppo mi limiterò a scrivere degli accorgimenti generali a cui dovrete prestare attenzione durante l'incubazione.
Abbiamo detto che per i Calippi e i Pardalis il rapporto 1:1 andrà bene, ok... Ma l'acqua data la temperatura all'interno delle vaschette, evaporerà creando condensa, quindi non vi resta che controllare le vaschette e in caso la vermiculite sia troppo asciutta dovrete aggiungere la giusta quantità d'acqua; se il rapporto è 1:1 e voi vi sarete scritti inizialmente il peso delle vaschette piene di vermiculite, vi basterà fare qualche semplice calcolo: "ho messo 100gr di vermiculite e 100 gr di acqua, le vaschette ora pesano però 160gr, vuol dire che sono evaporati 40gr di acqua, quindi aggiungetela, per il resto affidatevi anche al tatto, se vi sembra troppo asciutta, aggiungete acqua ma non esagerate, la vermiculite deve essere bagnata, ma non deve gocciolare quando la premete..
Per il resto se vedete "troppa" condensa aprite i fori che all'inizio avete chiuso con il nastro isolante (non tutti ovviamente, ne basterà qualcuno)..
Cercate di controllare le uova il più spesso possibile!
L'incubazione è forse uno dei passaggi che durante l'allevamento, causa più problemi, ci sono, tanti fattori da considerare (umidità, temperature, substrato) e ogni fattore porta a risultati più o meno diversi. Nel web ormai ci sono tantissime informazioni e tantissime guide che trattano questo meraviglioso argomento, alcune frutto di lunghissime esperienze e altre invece frutto di brevissimi copia e incolla.
Data la diversità dei biotopi in cui i nostri camaleonti si trovano a deporre le proprie uova, possiamo notare come a distanza di pochi chilometri i parametri di incubazione variano da specie a specie...QUI Sorge la domanda: ma per cama diversi dal tipico Pardalis o dal Calyptratus, quali parametri bisogna adottare?
Per cama del quali non si sa quasi niente, come bisogna comportarsi? Ci tengo a precisare che nessuno si è svegliato la mattina e ha deciso un metodo, ma al contrario i migliori metodi sono stati studiati sulla base delle informazioni che riguardano ogni singolo biotopo e sulla base di molti tentativi, per questo non mi sento di etichettare questo argomento con un semplice :" l'incubazione del cama xxx è questa.." Ma preferisco parlarne in maniera diciamo più didattica..
Forse è meglio cominciare dal momento in cui i vostri cama deporranno le uova...
Preparazione:
Una volta trovate le uova nel sito di deposizione ,sempre se non l'avete già fatto, dovrete preparare i contenitori che ospiteranno le uova; in genere si usano i contenitori di materiali plastici, come ad esempio le vaschette del gelato o più in generale quelle per alimenti, presi i contenitori, andranno fatti dei fori!
Per non perdere la quantità di umidità all'interno, i fori andranno chiusi con del nastro isolante poiché l’umidità va tenuta costante all’interno delle vaschette e nel caso di troppa condensa andranno aperti successivamente! I fori vanno fatti con degli spilli o aghi. Ora dovete inserire il substrato dove verranno posizionate le uova, non posso che consigliare la vermiculite data l'elevata capacità di conservare umidità e calore, la vermiculite andrà sterilizzata in microonde..
Ora prendete una determinata quantita di vermiculite (esempio 100gr) e mettete (in base alla specie) la quantità d'acqua opportuna, per i Calyptratus e per i Pardalis andrà bene un rapporto di 1:1, ovvero: se usate 100gr di vermiculite dovete inserire nella vaschetta 100gr d'acqua.
Fatto questo cercate di inserire una sonda(vedi foto in basso), per monitorare la temperatura, all'interno della vaschetta e chiudetela con il coperchio. Preparati i contenitori per le uova andate nel sito di deposizione e prendete le uova .Dovete cercare di dissotterrarle molto delicatamente data l'elevata fragilità. Prese le uova inseritele nel contenitore sopra la vermiculite ad una distanza di alcuni cm tra di loro e mettete il contenitore all'interno dell'incubatrice...
Umidità: (qui entra in gioco l'esperienza)
L'umidità è uno di quei fattori che insieme alla temperatura influenza la crescita delle uova... Tralasciando tante cose che potrete chiedere sul nostro gruppo mi limiterò a scrivere degli accorgimenti generali a cui dovrete prestare attenzione durante l'incubazione.
Abbiamo detto che per i Calippi e i Pardalis il rapporto 1:1 andrà bene, ok... Ma l'acqua data la temperatura all'interno delle vaschette, evaporerà creando condensa, quindi non vi resta che controllare le vaschette e in caso la vermiculite sia troppo asciutta dovrete aggiungere la giusta quantità d'acqua; se il rapporto è 1:1 e voi vi sarete scritti inizialmente il peso delle vaschette piene di vermiculite, vi basterà fare qualche semplice calcolo: "ho messo 100gr di vermiculite e 100 gr di acqua, le vaschette ora pesano però 160gr, vuol dire che sono evaporati 40gr di acqua, quindi aggiungetela, per il resto affidatevi anche al tatto, se vi sembra troppo asciutta, aggiungete acqua ma non esagerate, la vermiculite deve essere bagnata, ma non deve gocciolare quando la premete..
Per il resto se vedete "troppa" condensa aprite i fori che all'inizio avete chiuso con il nastro isolante (non tutti ovviamente, ne basterà qualcuno)..
Cercate di controllare le uova il più spesso possibile!
Temperature:
Le temperature variano da specie a specie, dato che qui non mi sembra lo spazio giusto per elencarle tutte (anche perchè non le conosco nemmeno io tutte), spiegheremo alcuni metodi sui cama più diffusi tra i neofiti e quelli un po meno..
- con i Furcifer Pardalis
Personalmente io ho sempre sperimentato un solo medoto e con questo metodo ho sempre avuto quasi il 100% delle nascite, si tratta del metodo sviluppato da alcuni allevatori italiani.
Le uova per i primi 30 giorni verranno sottoposte ad una fase di diapausa embrionale con la quale si arresta lo stato di sviluppo dell’embrione, tale fase si esegue portando le temperature di incubazione a circa 18 gradi… passati i 30 giorni portate le temperature gradualmente (1° ogni due giorni, o se avete incubatrici professionali 0.5° al giorno) fino ad arrivare alle temperature di: 27 gradi diurni 24 gradi notturni… le uova si schiuderanno in circa 5/6 mesi.
crescita delle uova di F. pardalis dalla deposizione a poco prima della schiusa (foto di Elio Pommella)
- con i Rhampholeon Brevicaudatus
Qui nasce un piccolo dibattito sul sè tenere o meno le uova nel terrario e lasciare che nascano da sole,
Nel mio caso ho sempre incubato a temperature di 18,5 gradi notturni e 21 gradi diurni con un rapporto 2 a 1 di acqua/vermiculite.. L’incubazione con questi parametri è di circa tre mesi.
- con i Chamaeleo Calyptratus
In genere con questa specie non ho mai usato la diapausa e alcuni usano anche le temperature fisse, io ho sempre usato lo sbalzo termico tra notte e giorno, in ogni caso le temperature da usare sono di 27° diurni e 24° notturni o temperature fisse a 27°, le uova schiuderanno dopo 6-8 mesi.
- con i Trioceros quadricornis
Le uova di questi cama vanno incubate a 22 gradi di giorno e a 18 gradi di notte, dopo circa 5 mesi i cuccioli nascono.
In aggiornamento….
Scheda a cura di Nicola Centrone e dello staff di CAMALEONTIamo ITALIA