-Trioceros jacksonii xantholophus-
-Classificazione:
regno: animale
phylum: cordata
classe : reptilia
ordine: squamata
famiglia: chamaleonidae
genere: trioceros
specie: jacksonii
sottospecie: xantholophus
regno: animale
phylum: cordata
classe : reptilia
ordine: squamata
famiglia: chamaleonidae
genere: trioceros
specie: jacksonii
sottospecie: xantholophus
-Provenienza:
I T. jacksonii xantholophus provengono dalle montagne del Kenya e della Tanzania, si trovano anche nelle Hawaii ma sono stati introdotti (con successo) dall'uomo.
-Descrizione:
E' la sottospecie di jacksonii più grande, i maschi raggiungono anche i 35 cm mentre le femmine sono un po' più piccole. I maschi presentano tre corna e hanno una colorazione verde brillante con il gozzo di color giallo con un piccolo accenno di azzurro e il casco verde scuro ; le femmine sono prive ,o quasi, di corna e hanno un colorazione molto variabile , dal marrone, al grigio, al verde. La cresta dorsale è molto dentellata in entrambi i sessi!
-Mantenimento in cattività:
Il terrario per questa specie di camaleonte deve avere almeno tre lati in rete ed essere arredato con pothos belli rigogliosi e molti rami , le dimensioni ottimali sono di 60x50x100 h, ovviamente più grande è il terrario meglio è!
Questa specie di camaleonte la tengo singolarmente perchè in questo modo posso monitorarli meglio osservando se si nutrono e se defecano, conosco però persone che allevano questa specie in coppia o in trio in terrari abbastanza grandi durante quasi tutto l'anno , vengono separati solamente qualche giorno prima che la femmina debba partorire per evitare che i maschi mangino i baby xantholophus, io non sono d'accordo con questo metodo di allevamento dato che la femmina passerebbe molto del suo tempo stressata dalla presenza del maschio e per questo motivo lo sconsiglio!
Quando sono in casa hanno bisogno di un neon uv 5% e se si vuole di un piccolo spot che porti la temperatura nel punto basking di circa 26-28°C( l'uso dello spot non è necessario se in stanza abbiamo già temperature abbastanza alte,24°C, io li uso semplicemente per alzare la temperatura nella parte medio alta del camaleontario e perchè permetto uno sbalzo maggiore), la temperatura della stanza durante il giorno deve essere di almeno 20°C, 22-23°C sono perfetti, mentre quella notturna deve scendere di almeno 7-8°C, meglio se di 10 .
I camaleonti possono essere messi all'esterno quando le minime diurne sono di 17-18 °C e notturne di 8-10°C (sopportano anche temperature di pochi gradi sopra lo zero ma io preferisco non rischiare); possono essere tenuti in un posto soleggiato per qualche ora al giorno , meglio se nelle prime ore del mattino o nelle ultime della sera dato che non sanno assolutamente termoregolarsi e rischierebbero di morire se lasciati al sole nelle ore più calde (da luglio ad agosto meglio tenerli in casa o in cantina al fresco se le temeprature sono troppo alte per troppo tempo).
Questi camaleonti si sono rivelati abbastanza tolleranti verso le alte temperature anche se bisogna garantirgli un'umidità molto alta e un buono sbalzo di temperatura, nel caso ci siano più giorni di fila molto caldi (32-34°C) bisogna provvedere , spostando i camaleonti all'interno oppure facendo tantissime nebulizzate di parecchi minuti ... è assolutamente sconsigliato fare arrivare i cama a certe temperature se non sono in perfetta salute. Il miei esemplari hanno raggiunto anche temperature di 36-37 °C ma per brevissimi periodi e con nebulizzate di 15 minuti.
E meglio non spostare i cama all'esterno finchè non raggiungono i 10 mesi di età; le femmine incinte possono essere tenute fuori ma è meglio non farle superare i 26-27°C e farle scendere sotto i 10°C.
Bisogna lasciare asciugare completamente tutto il camaleontario tra una nebulizzata e l'altra , si consiglia di usare un nebulizzatore automatico o un impianto di irrigazione durante l'estate.
In inverno bisogna nebulizzare abbondantemente 3 volte al giorno mentre, in primavera e autunno circa 3-5 e in estate anche una decina (se tenuti all'esterno) o fare meno nebulizzate ma della durata di 10-20 minuti.
Il gocciolatoio va utilizzato ogni giorno in estate mentre durante il resto dell'anno basta 4 volte a settimana , preferiscono di gran lunga però che gli venga nebulizzato direttamente sulla bocca .
Quando sono all'interno una volta alla settimana circa faccio su ognuno un gran nebulizzata (circa un litro e mezzo) per idratarli per bene , faccio lo stesso quando sono all'esterno ma ogni giorno.
-Alimentazione :
Il cibo deve essere vivo e ben alimentato in precedenza!
L'alimentazione deve essere a base di grilli o blatte(se le accettano) ,drosophila per i baby, ogni tanto dobbiamo integrarla con tarme, camole del miele, mosche(cb), bachi da seta, cavallette , mantidi e pesciolini d'argento(per i baby).
Se si riescono a trovare si possono dare le cimici, che amano particolarmente , e anche le lumache che sono ottime per il calcio del loro guscio...adorano inseguirle e strapparle dai rami.
Ho notato che è il loro cibo preferito, i miei non hanno mangiato per diverso tempo nessun insetto ma quando gli presento le lumache proprio non riescono a resistere...bisogna però fare attenzione a dare lumache delle dimensioni adeguate perchè si rischia ,se sono troppo grandi, che il cama non riesca a rompere il guscio oppure che si laceri l'interno della bocca.
Come dosi non bisogna esagerare in quanto, in particolare da giovani, una quantità eccessiva di cibo comporta una crescita veloce che non corrisponde alla crescita ossea.
Il cibo viene spolverato 3-4 volte a settimana con calcio e 1-2 volta a settimana con un po' di calcio+d3 coi baby, mentre con cama più grandi sarà sufficiente integrare 2 volte a settimana con calcio (anche 3 se la femmina è gravida) e 4 volte al mese con calcio+d3 ( se si nota un rigonfiamento nel gozzo meglio sospendere per un po' la somministrazione della d3 e passare a somministrarla solo 1 volta al mese) e 4-6 se la femmina è gravida.
Quando i camaleonti saranno posizionati all'esterno il calcio+ d3 non andrà assolutamente utilizzato.
-Riproduzione:
I camaleonti si possono accoppiare in qualsiasi periodo dell'anno anche se è meglio che si accoppino verso agosto-settembre in modo che la femmina non debba passare l'estate incinta (in ogni caso va fatta accoppiare quando lei è ricettiva quindi ogni 2 settimane i due esemplari vanno mostrati per vedere se lei è pronta o meno).
La maturità sessuale varia da cama a cama ma all'incirca la raggiungono verso l'anno di età, le femmine anche prima.
Quando vengono messi assieme il maschio comincia a fare head bobbing , se la femmina è ricettiva diventa di colore chiaro,non si dimostra intimorita e il maschio la monta...nel caso la femmina non sia ricettiva o sia già incinta diventa molto scura e apre la bocca per spaventare il maschio, se lui insiste la femmina assume una colorazione quasi nera e cerca di scappare nella vegetazione(quando si nota che la femmina non è recettiva va separata subito).
Il maschio eccitato assume una bellissima colorazione, la coda diventa azzurra , lungo il corpo si accentua una bella striscia gialla e la bocca si ricopre di puntini neri.
Questa specie è ovovivipara quindi partorisce cuccioli già formati senza deporre uova, la gestazione varia dai 7 ai 12 mesi in base alle temperature con cui viene tenuta la femmina e dal periodo in cui si accoppia; durante il periodo di gestazione è meglio non stressarla e non farla arrivare a temperature troppo alte o troppo basse.
La femmina un po' di tempo prima del parto comincia a mangiare meno fino, in alcuni casi, a smettere completamente... uno-due giorni prima comincia ad essere molto agitata e muoversi per il terrario , partorirà nelle ore del mattino.
-Conclusioni:
Questa specie di camaleonte non è particolarmente difficile da tenere purché si parta con animali sani, nati in cattività e che vengano mantenuti i parametri corretti; l'unica vera difficoltà è la riproduzione .
Ovviamente non è una specie per principianti quindi il mio consiglio è quello di cominciare con specie più semplici e meno delicate come calyptratus e pardalis e quando si avrà fatto esperienza con questi passare a questa specie.
Il problema principale di questa specie ( e di molte altre “ non usuali ” ) è che sono particolarmente delicate(forse questa un po' meno rispetto alle altre) e che non lasciano un margine di errore come le più semplici sopra citate e quindi nel caso si ammalino o abbiano qualche problema lasciano meno tempo per agire …. proprio per questo avendo fatto esperienza con calippi o pardalis si ha un occhio più esperto e quindi si notano meglio questi sintomi di malessere.
In conclusione consiglio a tutti questa specie come camaleonte post calippo - pardalis in quanto è molto bella esteticamente, di dimensioni medie, non troppo difficile da allevare e che se tenuta bene da moltissime soddisfazioni.
Vorrei precisare che questo è il metodo con cui ho allevato i miei jacksonii, gli animali si sono accoppiati e la femmina ha partorito sfortunatamente i cuccioli però erano tutti morti.
I T. jacksonii xantholophus provengono dalle montagne del Kenya e della Tanzania, si trovano anche nelle Hawaii ma sono stati introdotti (con successo) dall'uomo.
-Descrizione:
E' la sottospecie di jacksonii più grande, i maschi raggiungono anche i 35 cm mentre le femmine sono un po' più piccole. I maschi presentano tre corna e hanno una colorazione verde brillante con il gozzo di color giallo con un piccolo accenno di azzurro e il casco verde scuro ; le femmine sono prive ,o quasi, di corna e hanno un colorazione molto variabile , dal marrone, al grigio, al verde. La cresta dorsale è molto dentellata in entrambi i sessi!
-Mantenimento in cattività:
Il terrario per questa specie di camaleonte deve avere almeno tre lati in rete ed essere arredato con pothos belli rigogliosi e molti rami , le dimensioni ottimali sono di 60x50x100 h, ovviamente più grande è il terrario meglio è!
Questa specie di camaleonte la tengo singolarmente perchè in questo modo posso monitorarli meglio osservando se si nutrono e se defecano, conosco però persone che allevano questa specie in coppia o in trio in terrari abbastanza grandi durante quasi tutto l'anno , vengono separati solamente qualche giorno prima che la femmina debba partorire per evitare che i maschi mangino i baby xantholophus, io non sono d'accordo con questo metodo di allevamento dato che la femmina passerebbe molto del suo tempo stressata dalla presenza del maschio e per questo motivo lo sconsiglio!
Quando sono in casa hanno bisogno di un neon uv 5% e se si vuole di un piccolo spot che porti la temperatura nel punto basking di circa 26-28°C( l'uso dello spot non è necessario se in stanza abbiamo già temperature abbastanza alte,24°C, io li uso semplicemente per alzare la temperatura nella parte medio alta del camaleontario e perchè permetto uno sbalzo maggiore), la temperatura della stanza durante il giorno deve essere di almeno 20°C, 22-23°C sono perfetti, mentre quella notturna deve scendere di almeno 7-8°C, meglio se di 10 .
I camaleonti possono essere messi all'esterno quando le minime diurne sono di 17-18 °C e notturne di 8-10°C (sopportano anche temperature di pochi gradi sopra lo zero ma io preferisco non rischiare); possono essere tenuti in un posto soleggiato per qualche ora al giorno , meglio se nelle prime ore del mattino o nelle ultime della sera dato che non sanno assolutamente termoregolarsi e rischierebbero di morire se lasciati al sole nelle ore più calde (da luglio ad agosto meglio tenerli in casa o in cantina al fresco se le temeprature sono troppo alte per troppo tempo).
Questi camaleonti si sono rivelati abbastanza tolleranti verso le alte temperature anche se bisogna garantirgli un'umidità molto alta e un buono sbalzo di temperatura, nel caso ci siano più giorni di fila molto caldi (32-34°C) bisogna provvedere , spostando i camaleonti all'interno oppure facendo tantissime nebulizzate di parecchi minuti ... è assolutamente sconsigliato fare arrivare i cama a certe temperature se non sono in perfetta salute. Il miei esemplari hanno raggiunto anche temperature di 36-37 °C ma per brevissimi periodi e con nebulizzate di 15 minuti.
E meglio non spostare i cama all'esterno finchè non raggiungono i 10 mesi di età; le femmine incinte possono essere tenute fuori ma è meglio non farle superare i 26-27°C e farle scendere sotto i 10°C.
Bisogna lasciare asciugare completamente tutto il camaleontario tra una nebulizzata e l'altra , si consiglia di usare un nebulizzatore automatico o un impianto di irrigazione durante l'estate.
In inverno bisogna nebulizzare abbondantemente 3 volte al giorno mentre, in primavera e autunno circa 3-5 e in estate anche una decina (se tenuti all'esterno) o fare meno nebulizzate ma della durata di 10-20 minuti.
Il gocciolatoio va utilizzato ogni giorno in estate mentre durante il resto dell'anno basta 4 volte a settimana , preferiscono di gran lunga però che gli venga nebulizzato direttamente sulla bocca .
Quando sono all'interno una volta alla settimana circa faccio su ognuno un gran nebulizzata (circa un litro e mezzo) per idratarli per bene , faccio lo stesso quando sono all'esterno ma ogni giorno.
-Alimentazione :
Il cibo deve essere vivo e ben alimentato in precedenza!
L'alimentazione deve essere a base di grilli o blatte(se le accettano) ,drosophila per i baby, ogni tanto dobbiamo integrarla con tarme, camole del miele, mosche(cb), bachi da seta, cavallette , mantidi e pesciolini d'argento(per i baby).
Se si riescono a trovare si possono dare le cimici, che amano particolarmente , e anche le lumache che sono ottime per il calcio del loro guscio...adorano inseguirle e strapparle dai rami.
Ho notato che è il loro cibo preferito, i miei non hanno mangiato per diverso tempo nessun insetto ma quando gli presento le lumache proprio non riescono a resistere...bisogna però fare attenzione a dare lumache delle dimensioni adeguate perchè si rischia ,se sono troppo grandi, che il cama non riesca a rompere il guscio oppure che si laceri l'interno della bocca.
Come dosi non bisogna esagerare in quanto, in particolare da giovani, una quantità eccessiva di cibo comporta una crescita veloce che non corrisponde alla crescita ossea.
Il cibo viene spolverato 3-4 volte a settimana con calcio e 1-2 volta a settimana con un po' di calcio+d3 coi baby, mentre con cama più grandi sarà sufficiente integrare 2 volte a settimana con calcio (anche 3 se la femmina è gravida) e 4 volte al mese con calcio+d3 ( se si nota un rigonfiamento nel gozzo meglio sospendere per un po' la somministrazione della d3 e passare a somministrarla solo 1 volta al mese) e 4-6 se la femmina è gravida.
Quando i camaleonti saranno posizionati all'esterno il calcio+ d3 non andrà assolutamente utilizzato.
-Riproduzione:
I camaleonti si possono accoppiare in qualsiasi periodo dell'anno anche se è meglio che si accoppino verso agosto-settembre in modo che la femmina non debba passare l'estate incinta (in ogni caso va fatta accoppiare quando lei è ricettiva quindi ogni 2 settimane i due esemplari vanno mostrati per vedere se lei è pronta o meno).
La maturità sessuale varia da cama a cama ma all'incirca la raggiungono verso l'anno di età, le femmine anche prima.
Quando vengono messi assieme il maschio comincia a fare head bobbing , se la femmina è ricettiva diventa di colore chiaro,non si dimostra intimorita e il maschio la monta...nel caso la femmina non sia ricettiva o sia già incinta diventa molto scura e apre la bocca per spaventare il maschio, se lui insiste la femmina assume una colorazione quasi nera e cerca di scappare nella vegetazione(quando si nota che la femmina non è recettiva va separata subito).
Il maschio eccitato assume una bellissima colorazione, la coda diventa azzurra , lungo il corpo si accentua una bella striscia gialla e la bocca si ricopre di puntini neri.
Questa specie è ovovivipara quindi partorisce cuccioli già formati senza deporre uova, la gestazione varia dai 7 ai 12 mesi in base alle temperature con cui viene tenuta la femmina e dal periodo in cui si accoppia; durante il periodo di gestazione è meglio non stressarla e non farla arrivare a temperature troppo alte o troppo basse.
La femmina un po' di tempo prima del parto comincia a mangiare meno fino, in alcuni casi, a smettere completamente... uno-due giorni prima comincia ad essere molto agitata e muoversi per il terrario , partorirà nelle ore del mattino.
-Conclusioni:
Questa specie di camaleonte non è particolarmente difficile da tenere purché si parta con animali sani, nati in cattività e che vengano mantenuti i parametri corretti; l'unica vera difficoltà è la riproduzione .
Ovviamente non è una specie per principianti quindi il mio consiglio è quello di cominciare con specie più semplici e meno delicate come calyptratus e pardalis e quando si avrà fatto esperienza con questi passare a questa specie.
Il problema principale di questa specie ( e di molte altre “ non usuali ” ) è che sono particolarmente delicate(forse questa un po' meno rispetto alle altre) e che non lasciano un margine di errore come le più semplici sopra citate e quindi nel caso si ammalino o abbiano qualche problema lasciano meno tempo per agire …. proprio per questo avendo fatto esperienza con calippi o pardalis si ha un occhio più esperto e quindi si notano meglio questi sintomi di malessere.
In conclusione consiglio a tutti questa specie come camaleonte post calippo - pardalis in quanto è molto bella esteticamente, di dimensioni medie, non troppo difficile da allevare e che se tenuta bene da moltissime soddisfazioni.
Vorrei precisare che questo è il metodo con cui ho allevato i miei jacksonii, gli animali si sono accoppiati e la femmina ha partorito sfortunatamente i cuccioli però erano tutti morti.
maschio adulto di T.j. xantholophus ( foto di Andrea Rigodanza)
Scheda a cura di Andrea Rigodanza